Le 4 Stagioni, gioiello vivaldiano contenuto nella raccolta “Il cimento dell’armonia e dell’inventione” Op.8, è il titolo che viene dato ai primi quattro concerti di questa opera pubblicata da Vivaldi nel 1725 ad Amsterdam, in cui ogni concerto trae ispirazione da sonetti (probabilmente composti da Vivaldi stesso).

Si tratta di uno dei primi esempi di musica a programma della storia della musica: le caratteristiche naturali delle Stagioni, sensibilmente descritte nei sonetti, sono rese in maniera quasi pittorica dalle note di Vivaldi. Il carattere descrittivo è evidente nelle parti del violino solo, su cui Vivaldi stesso riporta i frammenti dei sonetti che intende descrivere.

Entrate nell’immaginario collettivo e nell’eredità culturale occidentale come alcune tra le pagine più emblematiche, le Quattro Stagioni sono amatissime dal pubblico, riconosciute dalle grandi masse, e più che mai attuali al giorno d’oggi, come confermato dal loro ampio utilizzo anche in ambito pubblicitario.

A completamento del programma, un concerto per violoncello e orchestra dai toni malinconici e dalle tinte chiaroscure, in perfetto stile veneziano, sempre del Prete Rosso.

 

Antonio Vivaldi (1678-1741)
Da “Il cimento dell’armonia e dell’inventione” Op.8
Le quattro Stagioni

Primavera
Estate
Autunno
Inverno

Vivaldi

  1. Concerto per violoncello e orchestra in la minore RV 420